Il club giallorosso, alle prese con la definizione dei prestiti in uscita, è chiamato ad una decisione in tempi brevi: il tempo stringe
Impegnato ormai da mesi alla ricerca del profilo giusto, quello che dovrà raccogliere l’impegnativa eredità di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa, il Ds Florent Ghisolfi lavora alacremente anche sul fronte del calciomercato dei giocatori.
Gli obiettivi ‘di campo’, quelli che il dirigente sta perseguendo al di là di chi effettivamente guiderà il gruppo squadra – sebbene in molti credano che l’ancora ignoto ‘Mister X’ abbia fatto i suoi nomi ben precisi, e che proprio su questi si stiano concentrando gli sforzi del francese – sono noti.
Da Ratiu a Balerdi passando per Marmol e Medina, finendo con i profili già militanti in Serie A (Frattesi, Solet, Lucca e tanti altri), l’ex Ds del Nizza sta cercando di chiudere il cerchio prima che la concorrenza, già numerosa su tutti i calciatori elencati, non bruci sul tempo la Roma.
Altra questione non di poco conto, in vista del prossimo anno, è quella della definizione dei giocatori spediti in prestito altrove. Dal possibile riscatto di Tammy Abraham da parte del Milan a quello di Enzo Le Fèe, che il Sunderland è obbligato ad acquistare a titolo definitivo in caso di promozione in Premier, sono tanti e differenti i fronti aperti. Uno di questi potrebbe fruttare una cifra compresa tra gli 8 e i 10 milioni alla casse del club capitolino.
Dahl, il Benfica vuole il riscatto: Ghisolfi ci pensa
4′ in Serie A, 405 nel campionato portoghese e 155 in Champions, dove ha giocato da subentrato pochi giorni dopo il suo arrivo nella capitale portoghese. Davvero strana la parabola di Samuel Dahl, terzino 22enne svedese che la Roma ha acquistato dal Djurgarden per poco più di 4 milioni di euro la scorsa estate.
La differenza di minutaggio, nonché di competizioni a cui ha partecipato il calciatore, si spiega per l’appunto col prestito che Ghisolfi ha avallato a gennaio. Un trasferimento temporaneo su cui il Benfica può vantare un diritto di riscatto fissato tra gli 8 e i 10 milioni di euro.
La situazione, per il blasonato club portoghese, è complicata però dal fatto che la Roma ha una clausola di contro-riscatto che le consente di riscattare il giocatore per appena 1 milione di euro. Con l’ulteriore beneficio di una clausola di riscatto del 20% per qualsiasi futura rivendita dello scandinavo in caso di acquisto definitivo da parte delle ‘Aquile‘.
Ad ogni modo, nell’ottica della definizione della rosa futura, la dirigenza giallorossa è chiamata a prendere, in tempi relativamente brevi, una decisione. Che potrebbe dipanarsi in una contro-risposta al Benfica o col semplice incasso del costo del cartellino.
