In vista del derby della Capitale, in programma domani sera alle 20.45, il tecnico biancoceleste ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa.
La Lazio vuole ripartire, cercando di sfruttare la gara contro gli uomini di Ranieri per inanellare fiducia in ottica del ritorno contro il Bodo/Glimt. La rosa è corta e la stanchezza molta, ma, nonostante ciò, il roster con base a Formello cercherà di ottenere i 3 punti. Nuno Tavares non sarà disponibile, mentre Castellanos giocherà dal primo minuto.

Il tecnico ex Verona ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa, di seguito le sue parole.
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Poco tempo per pensarci, questo può essere un vantaggio? Ma anche poco tempo per prepararlo…
“Storicamente non credo ci sia un altro derby giocato così ravvicinato dopo una partita di coppa. Ma questo non vuol dire niente, anzi. Il derby si può giocare anche dopo un’altra partita, è talmente straordinaria che credo che una sfida davanti ai tuoi tifosi in casa ci sarà una energia enorme”.

Vedremo un’altra Lazio rispetto a Bodo ma anche rispetto all’andata? Il primo derby le ha insegnato qualcosa?
“Vedremo un’altra partita, non un’altra Lazio. Non voglio attaccarmi agli alibi, ma alcune condizioni erano sicuramente sfavorevoli come il terreno. Vedete come Vecino è scivolato sul gol, non era facile tenere gli appoggi. Sono sicuro che ci saranno tutte le chances per passare il turno. Tutto ti può insegnare qualcosa, quello che sappiamo è che – lo sentiamo proprio – dobbiamo fare una partita di vigore, voglia e determinazione. E sono convinto che a parte il poco tempo per recuperare la squadra avrà tutte le energie che servono”.
Cosa possono dare Castellanos e Dia insieme in più?
“Sono due giocatori che avevano trovato la capacità di integrarsi alla perfezione, ma questo lo sappiamo. Taty è stato fuori a lungo, deve stare sereno, sparare tutto quello che ha senza pensare ai 90 minuti, ma andare dentro e forte. Deve riacquisire tante certezze, ripartire dalla semplicità, per noi è indispesanbile e ci darà una mano importante”.
Quanto la fanno arrabbiare i gol subiti? Pensa di contenere Dovbyk in qualche modo magari con Gigot?
“Arginare Dovbyk non è solo questione di un giocatore, ma di tutta la squadra. Tutta la squadra deve adoperarsi. Quando le cose avvengono non sono mai casuali. Ma la particolarità di quella partita è complessa, ma non voglio stare lì ad analizzare perché non voglio alibi. E quello ti indebolisce”.
Si sente sfavorito rispetto alla Roma visto il momento?
“Chiaro che se faccio un’analisi delle ultime 15 la Roma è prima davanti all’Inter con 6 punti in più, miglior difesa e miglior attacco. Indiscutibile che ora sono i più bravi di tutti, ma domani saremo lì con la determinazione di batterli, questo è certo”.
C’è un messaggio che ha dato ai suoi giocatori?
“Noi sappiamo che siamo entrati nel momento decisivo della stagione, ma con un percorso. Non dobbiamo dimenticarlo, dobbiamo migliorarci ogni giorno, ogni momento. La cosa più bella è giocarsi queste partite, sentire l’importanza di certe partite. Per questo lavoriamo dal primo giorno”.
Sui tifosi e il legame con la squadra.
“Sentire, sentire, sentire che ci sono dei tifosi che vanno a lavoro, bambini che vanno a scuola e portano la loro fede calcistica, sentire i sacrifici della gente. Se dovessi riassumere il derby in una parte emotiva è sentire, quello che si avverte sugli spalti, sul posto di lavoro, sulla giornata che scorre. Quello deve sentire la squadra”.