Nella giornata odierna, si è svolta la presentazione dei lavori di riqualificazione del centro sportivo dell’Ostiamare. Daniele De Rossi, da presidente della squadra sopracitata, ha deciso di presenziare all’inaugurazione, rispondendo alle numerose domande sul suo progetto da presidente e sul futuro della sua carriera da allenatore.
Dopo le due (sfortunate) esperienze sulle panchine di Spal e Roma, l’ex bandiera giallorossa, è pronto a rimettersi in carreggiata, per iniziare un nuovo percorso nel mestiere che ama.
Ripartirà dall’Italia o dall’estero? Chi lo sa, ma DDR sembra pronto più che mai a ripartire con un progetto ambizioso, e mostrare una volta per tutte, le sue qualità da allenatore, dopo il doloroso esonero di settembre.
Si è sentito con Ranieri ultimamente?
“Il mister l’ho sentito, ci siamo parlati e confrontati, grazie anche al grande affetto che ci lega. Ora sta lavorando e non lo disturbo”
Come concilierà l’impegno da allenatore con il ruolo da presidente dell’Ostiamare?
“Con grande semplicità . Sto cercando di essere il più presente possibile per tracciare una linea da seguire per far si che le cose vadano come desideriamo. Il mio direttore generale e tutti i dirigenti sanno cosa fare, saranno i miei occhi e le mie orecchie. L’anno prossimo sarò presente come figura, ma non fisicamente, il mio lavoro è un altro, la mia passione è un’altra: voglio tornare ad allenare.”
Alla Nazionale manca qualche campione, secondo te dove si inceppa il sistema?
“Sinceramente non lo so. Abbiamo vinto un Europeo qualche anno fa, con ragazzi contemporanei. Sicuramente manca qualche fenomeno assoluto come nelle altre nazionali. Manca probabilmente il calcio di strada, noi ad Ostia giocavamo per strada o sulla sabbia d’inverno. Prima si giocava sette/otto ore a calcio in un giorno. A naso, vedendo squadre come Argentina e Brasile, si evince come manchi il calcio giocato per strada e sulla sabbia, lì è pieno di ragazzi che stanno con il pallone tutto il giorno, anche per le condizioni del paese stesso. La scuola calcio è importante, ma non deve sostituire l’attività ludica del giocatore”
Spera in un’amichevole contro la Roma?
“Perché no, ne abbiamo già fatta una quest’estate, sicuramente ci sarà modo di ripetersi“
C’è un presidente a cui ti ispiri?
“Ogni presidente è diverso. Ho avuto un rapporto incredibile con Franco Sensi, come ce l’ho avuto con Rosella Sensi. Abbiamo vissuto anni incredibili. Sono stato bene anche con i Friedkin in quel periodo. Non ho avuto grandi problemi. Penso che sia giusto che ognuno ricopra questo ruolo con le conoscenze che ha. Un pochino più sul tecnico posso spingermi per le idee da proporre. Loro venendo da un altro mondo hanno portato l’organizzazione e anche il bello che vediamo a Trigoria”.
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