In una stagione complicata per il numero 7 della Roma, emergono dettagli importanti su quello che sarà il suo futuro ad un anno dalla scadenza del contratto.
Appena 3 gol in 30 presenze stagionali, solamente 2 assist in campionato: la stagione di Lorenzo Pellegrini è assolutamente insufficiente. In un’annata particolare – con i due esoneri di De Rossi e Juric – il capitano giallorosso sembra aver accusato particolarmente il caos generatosi da settembre in poi, non riuscendo mai ad invertire un trend piuttosto negativo.

La cura Ranieri sembrava aver funzionato su di lui. Il gol al derby aveva fatto sperare in un cambio di rotta significativo da parte dell’ex Sassuolo, che però non è mai riuscito ad avere continuità in termini di prestazioni. Il tecnico testaccino aveva anche dispensato parole d’amore per il classe ’96, esaltandone le qualità ed il fiuto del gol.
La risposta, però, non c’è mai stata, finendo per irrigidire anche il timoniere romanista. Basti guardare le ultime panchine, peraltro consecutive, che il centrocampista giallorosso ha collezionato, perdendo il posto da titolare indiscusso. Ad un anno circa dalla scadenza del contratto, il futuro di Lorenzo Pellegrini sembra oramai scritto.
Pellegrini-Roma, a giugno sarà addio
Lorenzo Pellegrini si appresta a vivere gli ultimi mesi nella sua Roma. Al termine della stagione corrente, si cercherà infatti una soluzione capace di accontentare entrambe le parti. La società con base a Trigoria ci ha provato, lo ha spronato, gli ha dato fiducia, ma la sensazione è che si sia arrivati al capolinea di una storia d’amore durata 8 anni.

Già a gennaio il ventottenne era stato accostato ad Inter e Napoli, poi il gol al derby aveva rimescolato le carte in tavola, facendo nascere in Pellegrini la volontà di riprovarci un’ultima volta. La spaccatura con i tifosi è evidente, la fiducia di Ranieri – che lo aveva bacchettato per il troppo tempo passato a terra – continua a scemare.
In estate sarà addio, con il trequartista che si sta già adoperando per trovare una nuova squadra da raggiungere. Pellegrini è infatti consapevole che questa sarà l’ultima stagione nella squadra che lo ha calcisticamente sgrezzato, portandolo ad alzare un trofeo nella notte di Tirana e a collezionare 312 presenze.
A supportare la tesi fin qui esposta, la volontà della società, ribadita dal direttore sportivo Ghisolfi, di abbassare notevolmente il monte ingaggi. Il romanzo scritto dal capitano giallorosso sembra dunque avviarsi verso l’epilogo, anche se il finale rimane ancora tutto da scrivere.