Jose Mourinho si lancia a sorpresa su un giudizio sugli allenatori, preferendo addirittura Claudio Ranieri ad Alex Ferguson e Pep Guardiola.
Nulla contro il tecnico romano che ha una carriera invidiabile, ma il paragone con le due leggende non è piaciuto proprio a tutti.
Lo Special One è stato ospite del podcast dell’ex talento del Chelsea, Obi Mikel, dove ha spiegato: “Sono impossibili da confrontare Ferguson e Guardiola, sono due generazioni differenti e sicuramente hanno fatto cose diverse. Entrambi sono allenatori storici in Premier League, ma il più leggendario rimane Claudio Ranieri in assoluto in Inghilterra”.
Quando gli viene chiesto il perché, il tecnico del Fenerbache non ha dubbi: “Vincere cinque o sei trofei con il Manchester City o il Manchester United è una grandissima cosa, ma… quando vinci con il Leicester City non ci sono se o ma. Per me è stato il trofeo più incredibile che abbia potuto vedere e vivere“. Si riferisce ovviamente al titolo vinto da sfavoritissimo da Ranieri con una squadra che solitamente lottava per salvarsi.
Quella vittoria di Ranieri effettivamente rimarrà nella storia, un qualcosa di irripetibile con una squadra come il Leicester di solito abituata a gravitare maggiormente in zona retrocessione che a vincere il titolo. Eppure Ranieri c’è riuscito con un’impresa raccontata in tutto il mondo e di cui va ovviamente fiero.
Era la stagione 2015/16 quando arrivava questo risultato storico che riusciva a portare in altissimo una piccola squadra al cospetto di corazzate come Liverpool, Arsenal, Manchester City, United e quant’altro. All’epoca Mourinho era l’allenatore dei Red Evils e ha potuto vivere tutto da vicino.
Una squadra costruita bene per salvarsi, ma dove alcuni calciatori sono esplosi per diventare poi protagonisti in grandi squadre come N’Golo Kanté e Riyad Mahrez. E poi c’è lui il cannoniere e rimasto nonostante le offerte anche negli anni successivi, Kamie Vardy. Giocatori che hanno dato tutto e che hanno offerto un tasso tecnico di gioco clamoroso.
Ma una squadra anche operaia con giocatori che facevano legna e che portavano quantità come Drinkwater e Albrighton e fantasisti più sottovalutati come Okazaki e Kramaric. In una stagione dove tutto ha funzionato e che ci ha raccontato delle risposte assurde e incredibili. Vedremo se qualcun altro ci riuscirà, ma di certo le parole di Mourinho sono di grande encomio per un allenatore con cui ha incrociato il destino in diverse situazioni dal Chelsea proprio alla Roma.
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